“Il fuoco! Dove vanno tutte quelle scintille? Il fuoco, quando si spegne, dove va? Come la musica, che nessuno sa dove va quando finisce.”
“Come mi piacericordare, meglio che vivere, del resto che differenza fa!”
“Anche la luna, quando è bella piena, matura, può cascarti fra le braccia.”
“Del resto, è solo la curiosità che mi fa svegliare la mattina.”
“Guarda là che bella famiglia, hai visto? Babbo, mamma e du' figlioli sai! Almeno du' volte l'ha trombata di sicuro! Ora mangiano, cacano, poi via in macchina a casa, i figlioli dormono e loro trombano come lucciole, poi s'alzano, mangiano, cacano, mangiano... questa l'è vita! Mica io!”
“Non so se ti sei mai accorta per esempio che noi due non abbiamo mai fatto l'amore... Io sì, me ne sono accorto eccome. Tu forse sei distratta e pensi di si, ma no. Proprio sicuro, eh. Certe cose non mi scappano. O forse Maria tu pensi... Non me lo chiedi perché hai paura del mio rifiuto. Ma su questo ti vorrei tranquillizzare. Ecco, sappi Maria, che se tu decidessi di fare l'amore con me, sappi che in me troverai una porta aperta.”
- Dante: Che fai?-Zioavvocato: "Che fai"? Eh... questa non lo sai che cos'è, eh? Certo, come fai a saperlo? È... è... è... una medicina! Un medicinale!- Dante: Un medicinale?- Zioavvocato: Sì.- Dante: Ma perché sei malato?- Zioavvocato: Eh... Purtroppo... è una condanna. La devo prendere tre quattro volte al giorno. Guai a dimenticarla!
“- Dante: No! Veramente? Ma allora te e Rocco non state più insieme?- Gianna: Non me lo nominare. Rocco è un nome che non voglio più sentire. Meriterebbe che facessi... quello che no ho mai fatto: la sgualdrina.- Dante: Brava, così impara.- Gianna: Mi verrebbe voglia di andare con tutti.- Dante: Con tutti...- Gianna: Tanto siamo stupide, noi donne...- Dante: Con...vai con chiunque ti capita? E che...- Gianna: Pensavo che venire a questa festa m’avrebbe fatto stare bene. E invece... Scusa se t'ho coinvolto, eh.- Dante: Ma Gianna, ma te stai male, forse... forse è meglio se...se andiamo a casa tua, eh? Andiamo a casa tua. Ti accompagno io... andiamo io e te.”
“Sappi che a me nella vita mi importa di una sola persona. E quella sola persona Maria, sei tu. E mia madre... mia madre... ”
“- Saverio: Ora disegno, disegno peggio di Lei, scusi.- Leonardo: Ma no, ma no...- Saverio: Mi permetto...- Leonardo: Prego.- Saverio: [disegna] Za! E za! Ecco che è bello e fatto il binario... questi sono i legni, e sopra c'è il treno, tutto di ferro... fumo che sbuffa, tuf tuf...”
“- Mario: Scusa il paragone tra il frate e la mosca, non volevamo minimamente offendere. I peccatori di prima.- Saverio: Dobbiamo salutare...- Mario: Con la faccia dove sappiamo...- Saverio: Ormai gli si è detto...- Mario: I due peccatori con la faccia dove sappiamo.- Saverio: Sempre zitti.- Mario: Sempre zitti.- Saverio: Sotto!”
“- Saverio: Prendi un foglio.....Mi dai un foglio della macelleria?- Mario: Ma è bianco, puoi scrivere qua, no?- Saverio: Dietro a un foglio con i conti della macelleria, ma vuoi risparmiare? Dammi una penna. Guarda (si alza e stacca una penna da un'oca appesa al soffitto)..qui c'è la cartoleria a portata di mano....Ecco qua....”
“- Saverio: Dobbiamo far capire di essere due scienziati, dobbiamo direcoseintelligenti... Capito? Andiamo...- Mario: [non appena i due incrociano Leonardo] Ma 9 per 9 farà 81?”
“Questo Giudizio Universale, non per essere sempre in questione, parlo come essere a immagine e somiglianza... c'ho pensato spesso a questo Giudizio Universale... come farai? Eh? Come li dividi? ”
“Certo deve essere un lavoraccio fare il Giudice universale!”