“Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.”
“Hemingway ce la metteva tutta. Nella sua scrittura si sente la fatica. Erano blocchi massicci messi insieme. Anderson sapeva ridere mentre ti diceva qualcosa di serio. Hemingway non sapeva ridere. Uno che scrive alle sei del mattino non può avere alcun senso dell'umorismo. Vuole sconfiggere qualche cosa.”
“Tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamala morte, chiamala errore.”
Non ho mai trovato un vero amico. Con le donne, ogni volta era una nuova speranza, ma quello succedeva i primi tempi. Lo capii subito, smisi di cercare la "ragazza dei sogni"; me ne bastava una che non fosse un incubo.
“Difficile per me trovare un eroeadesso, quindi me lo sono dovuto creare da solo: me stesso. Questo fa trascorrere nottate difficili. E giorni. Bisogna restare docili, restare aperti ai cambiamenti, ma non si può neanche mutare per un capriccio.”
“L'incertezza della conoscenza non è diversa dalla sicurezza dell'ignoranza.”
“Bene, la gente si affeziona. Una volta che tagli il cordone ombelicale, si attacca ad altre cose. Vista, suoni, sesso, soldi, miraggi, madri, masturbazione, omicidio, e mal di testa da sbornia della sera precedente.”
“Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita da schifo.”
“Dovevamo mangiare. E mangiare e rimangiare. Eravamo tutti disgustosi, condannati ai nostri compitini sporchi. Mangiare, scoreggiare, grattarci, sorridere e santificare le feste.”
“La religione va bene negli ospedali. Dio gode di una certa popolarità in posti del genere.”
“L'anima non esiste. E' tutta una fregatura. gli eroi non esistono. I vincitori non esistono − è tutta una fregatura e una gran cagata. I santi non esistono, i geni non esistono son tutte fregature, tutte favole, è così che va avanti il giochetto. Ognuno cerca solo di tirare a campare e d'aver fortuna − se ci riesce. Il resto non sono che stronzate.”
“Non c'è da meravigliarsi che gli uomini si rivolgano agli dèi. È molto duro affrontare le cose direttamente da soli.”
“Gli uomini confusi e insicuri, d'indole remissiva, sono dei pensatori. le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. L'uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. Diffidatene. Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita.”
“L'esistenza era non solo assurda, era un duro lavoro, puramente e semplicemente. Pensate quante volte vi infilate la biancheria intima, in tutta la vita. Era spaventoso, era disgustoso, era stupido.”
“La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.”