Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. "Individuo" vuol dire "che non si può dividere". Le madri invece si "dividono", a partire da quando ospitano un figlio per darlo al mondo e farlo crescere.
“Il Battesimo ci inserisce nel corpo della Chiesa, nel popolo santo di Dio. E in questo corpo, in questo popolo in cammino, la fede viene trasmessa di generazione in generazione: è la fede della Chiesa.”
“La Quaresima è un tempo propizio che deve condurci a prendere sempre più coscienza di quanto lo SpiritoSanto, ricevuto nel Battesimo, ha operato e può operare in noi. E alla fine dell’itinerario quaresimale, nella Veglia Pasquale, potremo rinnovare con maggiore consapevolezza l’alleanza battesimale e gli impegni che da essa derivano.”
“Senza l’Eucaristia l’unità perderebbe il suo polo di attrazione divina e si ridurrebbe a un sentimento e ad una dinamica solamente umana, psicologica, sociologica. Invece l’Eucaristia garantisce che al centro ci sia Cristo, e che sia il suo Spirito, lo SpiritoSanto a muovere i nostri passi e le nostre iniziative di incontro e di comunione.”
“Portate nelle vostre case e a quanti incontrate il gioioso annuncio che è risorto il Signore della vita, recando con sé amore, giustizia, rispetto e perdono!”
“La Chiesa è madre dal cuore aperto che sa accogliere, ricevere, specialmente chi ha bisogno di maggiore cura, chi è in maggiore difficoltà. La Chiesa, come la voleva Gesù, è la casa dell’ospitalità. E quanto bene possiamo fare se ci incoraggiamo ad imparare questo linguaggio dell’ospitalità, questo linguaggio del ricevere, dell’accogliere! Quante ferite, quanta disperazione si può curare in una dimora dove uno possa sentirsi accolto! Per questo bisogna tenere le porte aperte, soprattutto le porte del cuore.”
“Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace! Con la guerra sempre si perde. L’unico modo di vincere una guerra è non farla.”
“Camminare è aprire frontiere, uscire, aprire porte e cercare strade. Camminare… Non stare seduti; non installarsi, nel cattivo senso della parola. E’ vero, c’è bisogno di organizzarecose, ci sono lavori che esigono di stare tranquilli, però con l’anima, con il cuore e la testa camminare e cercare.”
“Sappiamo che nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere. È necessario un delicato equilibrio per combattere la violenza perpetrata nel nome di una religione, di un’ideologia o di un sistema economico, mentre si salvaguarda allo stesso tempo la libertà religiosa, la libertà intellettuale e le libertà individuali.”
“Parlare di potenza e di forza, per il cristiano, significa fare riferimento alla potenza della Croce e alla forza dell’amore di Gesù: un amore che rimane saldo e integro, anche di fronte al rifiuto, e che appare come il compimento di una vitaspesa nella totale offerta di sé in favore dell’umanità.”
“Lo SpiritoSanto è presente laddove il nome di Cristo viene proclamato. Egli è in mezzo a noi ogni volta che eleviamo i cuori e le menti a Dio nella preghiera. Egli vi darà la luce e la forza di cui avete bisogno! Il messaggio che portate si radicherà tanto più profondamente nei cuori delle persone quanto più voi sarete non solo dei maestri, ma anche dei testimoni.”
“Politica e religione sono due punti di vista per affrontare lo stesso problema: l’uomo e le sue vicissitudini. L’unica difesa, affinché il popolo non accetti una leadership nefasta, è l’istruzione.”
“Dio vive già nella nostra città e ci spinge – proprio mentre ci riflettiamo – a uscire incontro a lui per scoprirlo, per costruirerelazioni di prossimità, per accompagnarlo nella sua crescita e per incarnare il fermento della sua Parola in opere concrete.”
“Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri, o per potersi entusiasmare con questo ideale egoistico, si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provarecompassionedinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete.”
“Il nostro Dio è un Dio che ha piantato la sua tenda in mezzo a noi.”