“Ogni attenzione, ogni fissazione della nostra coscienza, comporta una deliberata omissione di ciò che non interessa.”
“Ci sono uomini di qualità che, messi in certi posti, risultano inadatti proprio per le loro qualità all’occhi di gente che qualità non ne ha, ma in compenso fa politica.”
“I giornalisti come Ragonese stavano a sintiri ’na sula campana, quella dei loro patroni, pirchì avivano l’anima del servo. Erano gli entusiasti volontari del servilismo, cadivano ’n ginocchio davanti al Potiri, quali che era.”
“Credo che andare in vacanza quando ci vanno tutti sia di una cafoneria imperdonabile.”
“Ogni parola che viene detta vibra in un modo suo particolare.”
“Invece de predicà l’amore per la famija e il valore del matrimonio ve sentite ribollì er sangue dato che sete giovani e ve mettete a predicà l’odio contro l’avvocato?”
“La ’ntricata foresta dintra alla quali lui e Livia si erano vinuti ad attrovari, senza sapiri né pircome né pirchì, fosse virgini non c’era nisciun dubbio pirchì ’na decina di metri narrè avivano viduto un cartello di ligno ’nchiovato al tronco di un àrbolo supra il quali ci stava scrivuto con littre marchiate a foco: forestavergine.”
“I pochi che restano, ’n’opinioni già se la sono fatta e s’accattano il giornali che esprimi le loro opinioni.”
“Se la mafia fosse stata un’associazione, invece che un modo di vivere, forse Mori avrebbe potuto sopprimerla per un certo periodo, ma in realtà le sue complesse cause sociali ed economiche non potevano essere rimosse in così breve tempo o soltanto con questi metodi.”
“Uno scrittore di livello restava tale anche quando scriveva romanzi gialli.”
“Distino dell’intelligenti era d’essiri mangiati sempri e comunqui dai cretini cchiù furbi.”
“Scrivo perché è sempre meglio che scaricare casse al mercato centrale.”
“Io me lo godevo da fuori, appoggiato alla porta, sicuro che don Nonò era troppo impegnato per darmi la caccia. Poi, nel 1942, il fascismo proibì i concertini. La guerra poteva tollerare solo marce militari e inni patriottici.”
“Qui e lì si vedevano spuntare come funghi le teste degli ombrelloni. Che non erano di stoffa, ma di foglie di palma intrecciate. Era la moda dei lidi come Riccione, Rimini o anche Ostia quella di dare un tocco esotico alla spiaggia per cercare di far dimenticare lo squallore di un maresporco, inutile e tetro come un cielo di novembre.”
“Abbandonarsi all’ovvietà più assoluta. E certamente la più vera.”