“Per essere registi bisogna essere così: disturbati, narcisisti, insicuri.”
“Le donne sono fondamentalmente insicure delle loro capacità, pensano che senza appoggio non ce la faranno. Anche se non è vero.”
“Non sei venuto, non ci sei stato mai, eppure sempre. Il vuoto allo stomaco è diventato ricordo, non faceva male ma bene averlo accanto.”
“Ora lo so, la vita che viviamo tutti, che scegliamo dopo averci ragionato bene, è uno schifo.”
“Penso da sempre di essere strana, l'amore degli uomini mi interessa più di tutto, ma un uomo a cui dirlo non l'ho mai trovato, neppure una donna. Allora che amore è se non puoi dirlo a nessuno?”
“Così è quando hai un figlio, la vita ti prende a calci, se non lo sai provi a scansarti, pensi di poterli evitare. Se lo sai li incassi, tieni duro, ami e odi, perché è questo che devi fare, e lo devi sapere.”
“Se non sei più capace di essere cattiva, diventi cattiva davvero.”
“Solo tu sai vivere quindici anni, madre, moglie, hai anche imparato a cucinare, fai funzionare la casa, lavori senza perdere un attimo, e tieni quell'uomo dentro. Lo tiri fuori quando puoi, nella vasca da bagno, stesa al sole, tra le righe di un libro che hai smesso di leggere e immagini una fine che non c’è.”
“Credo nell'importanza di suscitare dei sentimenti che poi risveglino delle reazioni che possono diventareidee.”
“Quanto più un regista ammira e stima un libro, tanto più trova difficile mettervi del suo.”
“Il cinema deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il regista deve dare la sua lettura interpretativa.”
“Quando capita un insuccesso, evito sempre di dire «il pubblico è cretino», perché sarei un bimbo che picchia la testa contro il tavolo e dice «è cattivo il tavolo».”
“Non vorrei mai lamentarmi del pubblico, anche se qualche volta non ci troviamo perfettamente d'accordo.”
“La sessualità di ciascuno è unica.”
“Parlare in pubblico non mi riesce bene.”