“A essere tornato è il Dio umano troppo umano che è solo un’invenzione dell’uomo, un buon collante sociale, funzionale al potere della politica.”
“C'è chi sceglie Dio per disprezzo o più spesso per paura del mondo, e c'è chi sceglie il mondo per disprezzo o più spesso per noia di Dio; alcuni, invece, non scelgono né l'uno né l'altro, perché forse ormai privi di quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».”
“L'unica autentica modalità di esserefedeli a entrambi, a Dio e al mondo, e di raggiungere quella serenità interiore che è il vero tesoro in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano.”
“Il concetto di Diavolo, pur senza corrispondere a una res realmente esistente, segnala l’esistenza di qualcosa di molto importante, cioè il potere del negativo e la sua forza di suggestione sull’animo umano. Non esiste il Diavolo, ma esiste la diabolicità.”
“Il mondo merita di essere amato? Oppure, a causa del prezzo altissimo di dolore che esso impone, meriterebbe ben altro, cioè disprezzo, avversione, persino odio, o solo noncuranza e distacco? E qual è il punto di vista più maturo per guardare questo mondo nel quale siamo capitati nascendo? L’incanto dell’alba e del tramonto, oppure un sisma e un ciclone di morte? L’infanzia o la vecchiaia? Il genio o la demenza? L’altruismo o l’egoismo? L’armonia o il conflitto? La vita o la morte? La generazione o la degenerazione?”
“Dio personale, se è davvero personale, cioè libero, creativo e non necessitato, non può essere né onnisciente né onnipotente. Lo era prima della creazione, nella dimensione dell’eternità, senza tempo e senza spazio, quand’era veramente «assoluto», cioè sciolto (ab-solutus) da ogni relazione, privo di legami e quindi veramente onnipotente, onnisciente, onniveggente... onni-tutto. Ma la decisione di creare ha significato al contempo l’abbandono dell’assolutezza e di tutti gli onni che ne conseguono, la rinuncia alla pienezza del potere a favore dell’autonomia dell’esserecreato.”
“Dal sentimento di un mondo che appare sempre meno ospitale cresce negli esseri umani il desiderio della religione in quanto altro mondo.”
“Un tempo il fondamento dell’autorità era assicurato da garanzie fisiche, metafisiche o filosofiche tali da costituire una religio, cioè un sistema di pensiero che lega, che tiene insieme, e l’autorità fondata nella mente degli uomini poteva costituire il perno su cui si edificava la società.”
“Il caos è prima del peccato, è ciò che lo rende possibile; ne è la radice, non il frutto.”
“L’amore è la forza più intensa che c’è, e riprodurla dentro e fuori di noi significa entrare in comunione con il fondamento dell’essere.”
“Oggi è la maggioranza dei credenti a non ritrovarsi più con i dettami della fede e della morale ufficiale, e la perplessità, che ai tempi di Maimonide interessava una ristretta cerchia di dotti, oggi invade la coscienza dei più.”
“Il vero uomo è l’uomo giusto e buono, e non c’è niente di più importante e di più bello dell’essere giusti e buoni, del coltivare dentro di sé una relazione con la realtà all’insegna di un radicale inter-esse, della relazione armoniosa. Credere in Dio significa estendere questa filosofia di vita alla storia e alla natura, significa assegnare a questa prospettiva un respiro storico e cosmico, significa ritenere questo sentimento relazionale di inter-esse con ogni fenomeno vivente la dimensione più bella e definitiva della vita.”
“Nell’intero Occidente, i più non rinunciano a credere in Dio e nei valori della vita spirituale.”
“Se l'uomo da sempre ha sentito il bisogno della religione, è perché si ritrova circondato, assediato, quasi oppresso, dal mistero della vita, che lo affascina e che insieme lo angoscia.”
“La religione è il tentativo da parte degli esseri umani di legare se stessi al senso di un mondo che li supera, proprio come fa il rilegatore di libri che da tanti fogli sparsi produce un volume. E i fogli sparsi sono i nostri giorni, le nostre vite che se ne vanno.”