“Se ascolti le tue paure, morirai senza mai sapere che grande persona avresti potuto essere.”
“La buona notizia è che le cattive notizie possono venire trasformate in buone notizie quando cambi il tuo atteggiamento.”
“Ogni realizzatore che abbia mai incontrato dice: La mia vita è cambiata quando ho iniziato a credere in me stesso.”
“Le situazioni impossibili possono diventare miracoli possibili.”
“Un pensiero positivo, se gli viene data l'opportunità di sopravvivere e crescere, può sopraffare un esercito di pensieri negativi.”
“Meglio fare qualcosa imperfetta che non fare niente in modo perfetto.”
“Gli obiettivi non devono mai provenire dal tuo ego, ma solo i problemi che gridano per trovare una soluzione.”
“Molte persone che hanno successo di fronte a condizioni apparentemente impossibili sono persone che semplicemente non sanno come smettere.”
“Ancora ed ancora, il problemaimpossibile è risolto quando ci si accorge che il problema è soltanto una decisione difficile che aspetta di essere presa.”
“Lascia che la tua immaginazioneliberi le tue possibilità imprigionate.”
“Gli obiettivi non sono assolutamente necessari per motivarci, sono essenziali per mantenerci vivi.”
“Il successo non ha mai fine, il fallimento non è mai finale.”
“Cosa tenteresti di fare se sapessi in partenza che non fallirai?”
“Non abbattere mai un albero in inverno. Non prendere mai una decisione negativa in momenti di sconforto. Non prendere mai le decisioni più importanti quando sei nel peggior umore. Aspetta. Sii paziente. La tempesta passerà. Arriverà la primavera.”
“C'era una volta un maestro di lotta che conosceva 360 finte e mosse. Il maestro aveva particolarmente preso a benvolere uno dei suoi allievi al quale, nel corso del tempo, ne insegnò 359. Tuttavia, nonostante le insistenze del discepolo, rifiutò sempre di insegnargli la trecentosessantesima mossa. I mesi e gli anni passarono e il giovane divenne tanto bravo nell'arte della lotta da superare chiunque osasse sfidarlo. Un giorno si vantò pubblicamente di essere così bravo da poter battere, se non fosse stato per il rispetto dell'età e per la gratitudine che provava per quello che gli aveva insegnato, persino il suo maestro. Il Sultano, venuto a conoscenza della cosa, si indignò tanto che ordinò fosse organizzato un incontro al cospetto dell'intera corte. Al suono del gong il giovane, urlando, si buttò con foga contro il maestro... per trovarsi di fronte alla trecentosessantesima mossa, quella che non conosceva. Fu scagliato a terra dal vecchiomaestro e tutti applaudirono fragorosamente. Quando il Sultano chiese al maestro come era riuscito a battere un avversario così forte, il maestro confessò che aveva tenuto per sé una tecnica segreta, giusto per i casi di emergenza, facendo tesoro di quanto gli aveva detto, anni addietro, il suo maestro di tiro con l'arco, che aveva la brutta abitudine di insegnare tutto quello che sapeva: 'Non c'è nessuno di quelli a cui ho insegnato a tirare con l'arco - si lamentava il poverodiavolo - che non abbia, prima o poi, tentato di usarmi come bersaglio'.”